(Ultimo aggiornamento: 8 Marzo 2023)
Vuoi dei consigli molto utili per preservare e ottimizzare la batteria del tuo smartphone? Se sei arrivato su questa pagina è perchè probabilmente anche tu hai riscontrato dei problemi con la batteria del tuo dispositivo e stai cercando il modo di ottimizzarla il più possibile per farla durare più a lungo.
La durata della batteria dello smartphone è uno dei principali aspetti da verificare nel momento in cui decidi di acquistare un nuovo dispositivo. Tra nuovi schermi OLED, nuovi processori super potenti, fotocamere di ultima generazione, la batteria è quella che sicuramente ne risente di più. Inoltre, una cattiva gestione del tuo dispositivo e un numero eccessivo di app installate e magari inutilizzate possono ridurre drasticamente la vita della batteria.
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Avere tra le mani il miglior prodotto in commercio, completo di tutte le nuove tecnologie, e non poterlo utilizzare nel momento del bisogno sarebbe una cosa molto spiacevole. Ragion per cui è molto diffuso oggi l’utilizzo delle powerbank per poter continuare a utilizzare lo smartphone nei momenti di necessità.
Se invece hai intenzione di sostituire il tuo vecchio smartphone perchè ormai hai capito che è giunto al capolinea, dai uno sguardo alle tantissime offerte che puoi trovare online.
Vediamo alcuni consigli molto utili da seguire per preservare la batteria dello smartphone e fare in modo che possa durare il maggior tempo possibile.
Batterie dei nuovi smartphone
Le batterie degli ultimi modelli di smartphone, dati i passi in avanti della tecnologia, sono ovviamente differenti da quelle utilizzate molti anni fa. Ma non sempre le nuove tecnologie ci vengono in aiuto.
Basta semplicemente pensare alla durata media della batteria di uno smartphone di fine anni ’90 (il classico Nokia 3310 è un esempio perfetto) per rendersene subito conto. Con il 3310 (chi è troppo giovane magari non sa nemmeno di cosa si stia parlando!) la batteria durava fino a 4/5 giorni consecutivi e, di sicuro, nessuno si preoccupava che non arrivasse fino a sera.
Ciò non vuol dire assolutamente che le batterie degli smartphone siano peggiorate nel tempo, anzi. Le attuali batterie all’interno di quasi tutti gli ultimi modelli di smartphone sono agli ioni di litio, nettamente superiori alle vecchie batterie realizzate con leghe al nichel-cadmio (Ni-Cad).
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Hanno dimensioni notevolmente ridotte, sono più efficaci e hanno tempi di ricarica di gran lunga inferiori rispetto alle vecchie batterie. Ma il motivo fondamentale della minore durata di oggi rispetto al passato è da imputare solo ed esclusivamente al progresso tecnologico. Applicazioni di ogni tipo e per qualsiasi esigenza, navigazione internet, social network e tutto ciò che è legato al mondo mobile, fanno si che lo smartphone sia portato al limite con conseguente scarica rapida della batteria stessa.
L’utilizzo delle app
L’utilizzo intenso dello smartphone e tutte le app che richiedono un eccessivo consumo di energia sono alla base della scarica rapida della batteria. Capire quale app consuma più batteria è abbastanza semplice e con alcuni accorgimenti è possibile evitare tutto ciò. Oggi infatti quasi tutti gli smartphone, siano essi dotati di sistema operativo Android o iOS, hanno uno specifico menù all’interno delle impostazioni della batteria che permette di visualizzare quali sono le app installate che consumano di più.
Basti pensare a tutte quelle app che restano attive in background, magari perché necessitano costantemente della posizione GPS o servono per ricevere notifiche in tempo reale. Per non parlare poi di tutte quelle app che lasciano lo schermo dello smartphone sempre acceso e funzionante per lunghi periodi di tempo.
Fanno parte di questi esempi le varie app di navigazione e monitoraggio dell’attività sportiva, Google Maps e Runtastic tra quelle più celebri.
Ma anche i vari giochi di ultima generazione basati sulla realtà aumentata e la geolocalizzazione e tutti i servizi di chat, messaggistica e social network sempre attivi per non perdere nemmeno una notifica. Anche la visualizzazione di video di lunga durata influisce negativamente sulla durata della batteria.
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L’utilizzo di tutte queste app comporta un consumo eccessivo di energia e risorse, con conseguente scarica rapida della batteria dello smartphone.
Batteria smartphone: come ottimizzare i consumi?
Proprio per evitare questi consumi eccessivi di energia, vengono in aiuto molte volte le impostazioni all’interno dello smartphone stesso.
Da un po’ di tempo ormai, all’interno di qualsiasi smartphone si possono trovare le impostazioni che riguardano il Risparmio Energetico e l’Utilizzo in Background delle App. Attraverso la giusta configurazione di questi parametri è possibile aumentare e preservare nel tempo la durata della batteria.
Un buon punto di partenza sarebbe quindi quello di ottimizzare i consumi e utilizzare in modo diverso le app meno indispensabili. Sugli smartphone con sistema operativo Apple è possibile intervenire disabilitando l’aggiornamento delle app in background e limitando l’utilizzo della localizzazione soltanto per quelle app strettamente necessarie.
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Da ‘Impostazioni – Generali – Aggiorna app in background’ è possibile disabilitare la funzione, aggiornando le app manualmente.
Sempre da ‘Impostazioni – Privacy – Localizzazione’ si possono impostare tutte le app che richiedono la localizzazione con tre valori differenti: Mai, Mentre usi l’app o Sempre.
Attraverso queste due semplici impostazioni è possibile ottimizzare il consumo di risorse dello smatphone, permettendo alla batteria di “respirare” un po’.
Con l’aggiornamento delle app in background attivo, lo smartphone rimane in una condizione di “ascolto” costante, preoccupandosi di controllare autonomamente la presenza di nuovi aggiornamenti delle app installate o del sistema operativo stesso.
Tutto ciò comporta un maggior consumo di energia con conseguente scarica rapida della batteria.
Stessa cosa vale per la localizzazione sempre attiva. Se ogni singola app installata sullo smartphone ha impostata la localizzazione su “Sempre”, si può immaginare con quale rapidità la batteria arriverà alla scarica completa.
Questi primi due piccoli accorgimenti, trascurati da molti, sono tra i maggiori fattori che comportano un consumo eccessivo di risorse con conseguente scarica rapida della batteria.
Luminosità e Stand-By
Tra gli altri fattori importanti legati al consumo rapido della batteria dello smartphone ci sono sicuramente la luminosità dello schermo e il tempo di stand-by. Utilizzare le opzioni di Risparmio Energetico presenti ormai su tutti i dispositivi di nuova generazione è la soluzione migliore in assoluto.
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Attraverso questa funzionalità, con l’aiuto di appositi sensori di rilevamento della luce, lo smartphone è in grado di aumentare e diminuire la luminosità del display in base alla condizioni di luce dell’ambiente in cui ci si trova, facendo in modo che la luminosità non sia sempre al massimo.
Stessa identica cosa vale per il tempo di stand-by, ossia la durata di tempo prima che il display si spenga dopo essere stato utilizzato. Solitamente il consiglio è quello di impostare una durata di tempo che non superi mai i 30 secondi.
Ma con le ultime tecnologie di riconoscimento facciale, il FaceId di Apple in primis, c’è da tenere in considerazione anche un altro fattore.
Con questa nuova tecnologia infatti, oltre ad impostare il tempo di stand-by, lo smartphone è in grado anche di accendere o spegnere il display quando l’utente lo sta guardando e quindi capisce che lo sta utilizzando lasciandolo acceso.
Una volta che lo sguardo dell’utente è rivolto in altre direzioni, lo smartphone, attraverso innovativi sensori biomedici, è in grado di mettersi in modalità stand-by con conseguente spegnimento del display.
La ricarica super veloce
Uno dei principai parametri su cui hanno lavorato ultimamente tutti i produttori di smartphone è sicuramente la ricarica veloce.
Lo sviluppo di nuove batterie e nuovi alimentatori, permette oggi a molti smartphone di effettuare una ricarica super veloce con il conseguente riutilizzo con pochi minuti di collegamento alla rete elettrica.
Ci sono degli standard a riguardo e anche appositi protocolli proprietari realizzati dai singoli produttori, che fanno sì che si possano ottenere questi risultati solo attraverso degli specifici alimentatori.
Basti pensare che oggi esistono addirittura alimentatori che sono in grado di ricaricare uno smartphone completamente scarico in meno di 10 minuti.
Questo è un enorme vantaggio, soprattutto se c’è la necessità urgente dell’utilizzo del telefono e ci si trova magari in posti sprovvisti di una presa di corrente. Certo bisogna viaggiare opportunamente attrezzati con l’alimentatore giusto. Per fortuna anche i produttori di accessori stanno iniziando a sviluppare alimentatori compatibili con questi ultimi standard.
Una classifica era stata stilata qualche tempo fa con i migliori e più rapidi caricabatterie in commercio.
La classifica si basa sul tempo impiegato dai caricatori per portare le batterie dei dispositivi dallo 0 al 100%, senza tenere conto della capienza delle batterie stesse.
In tutto ciò io mi sento di aggiungere che la ricarica rapida è molto utile, ma di tanto in tanto sarebbe altrettanto utile effettuare qualche ciclo di ricarica molto lento con caricabatterie da 5W 1A. Questo procedimento permette sicuramente di ristabilizzare le celle della batteria.
Come caricare la batteria dello smartphone?
Le notizie e le varie soluzioni che si trovano in rete per salvaguardare correttamente la batteria dello smartphone nel tempo sono molteplici e molte volte discordanti.
Ultimamente, esperti del settore hanno evidenziato il fatto che ricaricare lo smartphone sempre al 100% sia particolarmente dannoso. Infatti, arrivare sempre al 100% di carica, o scendere oltre al 10%, secondo gli studiosi crea degli scompensi alla batteria che potrebbero causare dei problemi anche seri.
Questo perchè le batterie al litio tendono a perdere nel tempo la loro capacità in base ai cicli completi di ricarica. I cicli di ricarica variano dai 400 ai 500, superati i quali, la capacità e le performance iniziali tendono a dimunuire esponenzialmente. Ragion per cui, la batteria di uno smatphone offre le massime prestazioni per i primi due anni di utilizzo, andando a dimunuire di capacità negli anni successivi.
La soluzione ideale, quando possibile, per preservare la batteria dello smartphone sarebbe quella di mantenerlo tra il 30% e l’80% di carica. In pratica dovremmo mettere in carica lo smartphone quando raggiunge il 30% e staccarlo quando arriva all’80%.
Ovviamente, questa modalità di ricarica molto spesso non è fattibile per svariati motivi come ad esempio un impegno improvviso o la mancanza del caricabatterie.
Le nuove batterie al litio sono diverse dalle vecchie batterie al nichel-cadmio, e gestiscono in maniera perfetta la circolazione della corrente. Inoltre, per una corretta gestione della batteria, è consigliabile talvolta compiere un ciclo completo di ricarica. Per fare ciò bisogna scaricare completamente la batteria del cellulare e ricaricarlo fino al 100%, possibilmente da spento o senza utilizzarlo.
Questa modalità di ricarica effettuata almeno 2-3 volte al mese permette alla batteria di mantenere uno stato ottimale più a lungo possibile.
Consigli batteria smartphone: usare solo accessori originali
La cosa che non mi stancherò mai di ripetere è quella di utilizzare solo e soltanto prodotti e accessori originali. Molti utenti acquistano dei caricabatterie universali che permettono di caricare contemporaneamente più device: smartphone Android, iPhone, iPad, ecc.
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Nonostante questa sia una soluzione comoda, che permette di risparmiare soldi e spazio all’interno della borsa, i caricabatterie universali sono il nemico numero uno dei nostri smartphone.
E’ necessario utilizzare il caricabatterie originale per preservare la batteria dello smartphone.
Se si utilizza un caricabatterie diverso da quello in dotazione è possibile che l’energia erogata sia troppa o troppo poca, danneggiando la batteria in modo permanente. Nei casi in cui si vuole utilizzare un caricabatteria universale, bisognerà fare attenzione che i materiali utilizzati per la realizzazione siano di qualità e che sia stato sviluppato da un’azienda con un’esperienza nel settore. Acquistare un prodotto scadente ad un prezzo basso rispetto al prodotto originale, può inficiare per sempre il corretto funzionamento di uno smartphone. E questa non è per niente una bella cosa!!!
Occhio anche e soprattutto alle temperature, sia quelle dello smartphone sia quelle del luogo in cui ci si trova.
Occhio alle temperature
Giochi di ultima generazione, molto tempo sui social network, parlare al telefono e mandare messaggi, fanno aumentare la temperatura dello smartphone drasticamente.
Tra tutti i consigli sopra elencati per non rovinare la batteria dello smartphone, quello relativo alla temperatura è uno dei più importanti.
Quando ti accorgi che il telefono scotta tra le tue mani, renditi conto che devi fermarti un po’, lasciarlo respirare e riprendere magari più tardi. Il litio, il materiale con cui sono realizzare tutte le batterie dei device mobile, soffre il calore e le alte temperature influiscono negativamente sulla durata della batteria.
Molto importante è anche la temperatura della stanza. Per una ricarica perfetta, la temperatura deve essere intorno ai 20 gradi (la fascia di tolleranza va dai 5 ai 40 gradi). Qualunque temperatura inferiore a 5 gradi e superiore a 40 gradi danneggia inesorabilmente la batteria.
Le basse temperature infatti hanno effetti negativi su molti componenti interni dello smartphone, o di qualsiasi altro tipo di device, compromettendo – a volte irrimediabilmente – sia le prestazioni che il corretto funzionamento.
L’esposizione prolungata dello smartphone a temperature inferiori agli 0 gradi, comporterebbe problemi nella riproduzione di video o anche durante una semplice navigazione sul web. Oltre a questi problemi di tipo software hanno anche effetti molto negativi legati alla durata della batteria. Potrebbe infatti accadere di passare dal 90% di ricarica allo spegnimento del dispositivo in pochissimo tempo. Minore sarà la temperatura, minore sarà il tempo di scarica completa del dispositivo.
Prima ricarica batteria
Fino a qualche tempo fa era consuetudine effettuare la prima ricarica dello smatphone per un periodo di tempo abbastanza lungo, circa 12 ore.
Con le batterie di nuova generazione si è infatti passati da quelle al nichel-cadmio (Ni-Cad) a quelle agli ioni di litio (Li-ion) fino alle attuali che utilizzano i polimeri di litio (Li-Po). Da quanto le batterie sono agli ioni di Litio (e ormai tutti gli smartphone hanno almeno batterie di questo tipo), non è assolutamente necessario effettuare una prima ricarica cosi lunga.
Solitamente, nel momento dell’acquisto di un nuovo smartphone, ti troverai con una percentuale di batteria con una carica di circa il 40%. Non bisognerebbe fare l’errore che commettono in molti, ossia utilizzare subito il cellulare e lasciare che si scarichi, perchè in questo modo si andrà a ridurre l’efficacia e le prestazioni della batteria stessa.
Per effettuare una prima ricarica della batteria in maniera corretta bisognerà subito ricaricare lo smartphone appena acquistato da spento e senza accenderlo prima.
La prima ricarica dovrebbe durare un po’ di tempo in più rispetto a una normale ricarica, circa 3-4 ore. Anche se lasciata per più tempo collegata alla corrente non comporterà alcun effetto negativo. Una volta che la batteria sarà completamente carica, l’alimentatore smetterà di produrre calore e la batteria non correrà alcun rischio dovuto al surriscaldamento.
Quando la ricarica sarà completata, bisognerà attendere l’avvio completo del sistema operativo prima di scollegare l’alimentatore. Questo che abbiamo visto è un altro consiglio molto importante per preservare la batteria dello smartphone.
Consigli batteria smartphone: conclusioni
Se la batteria del tuo smartphone dura poco non ti resta altro che seguire tutti i consigli sopra elencati. In questo modo potrai preservare il ciclo di vita dello smartphone ed evitare che la batteria del cellulare di scarichi velocemente.
Sapere quello che bisogna fare per non rovinare la batteria dello smartphone comporta anche un risparmio di denaro per l’eventuale acquisto di un nuovo modello. Con le giuste precauzioni e un po’ d’attenzione si può fare in modo che uno smartphone acquistato oggi duri il maggior tempo possibile.
Poi è ovvio, se possiedi uno smartphone con oltre 2 anni di vita senza mai utilizzare nessuna precauzione, quasi sicuramente non c’è più nulla da fare. L’unica soluzione in questi casi è la sostituzione della batteria dello smartphone o direttamente la sostituzione dello smartphone stesso.
Se vuoi conoscere una lista dei migliori smartphone del 2023 dai uno sguardo all’articolo dedicato per conoscere le principali caratteristiche da prendere in considerazione.
Ma, seguendo tutti questi consigli, stai tranquillo che riuscirai a far durare più tempo possibile la batteria del tuo smartphone.
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