(Ultimo aggiornamento: 8 Marzo 2023)
Ascoltare musica di alta qualità è una prerogativa fondamentale di chiunque lavori nel settore o di un qualsiasi e semplice appassionato.
È difficile fare a meno della musica, al giorno d’oggi. Per questo è così comune visitare e usufruire di siti e applicazioni destinate allo streaming di canzoni e brani musicali. Ce ne stanno a decine: Spotify, Deezer, Amazon Music, Tidal, YouTube Music e moltissimi altri.
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Certamente, si tratta di servizi per la maggior parte gratuiti che, tuttavia, prevedono versioni a pagamento con alcuni vantaggi: tra questi, il più classico è la rimozione della pubblicità, ma non vanno sottovalutate le opzioni che permettono di migliorare la qualità del suono. Ultimamente infatti tutti i grandi colossi si stanno muovendo verso questa direzione, ossia offrire servizi in alta risoluzione per permettere ai dispositivi di riprodurre musica in formato audio lossless (cioè senza perdita di qualità) con una qualità pari a quella dei CD.
All’interno di questo articolo scoprirai quali sono i migliori formati audio disponibili, quelli più utilizzati, gli strumenti necessari per sfruttarli al massimo e infine cercheremo di scegliere il formato migliore per ogni singola esigenza.
Andiamo a vedere quindi come ascoltare musica in alta qualità gratis e in maniera semplicissima.
Musica ad alta qualità: i formati
Quando si parla di musica di alta qualità s’intende la massima qualità possibile per farla avvicinare quanto più all’originale, così come è stata prodotta. Detto ciò, la perfezione non esiste, ma più un audio è simile all’originale migliore sarà sicuramente la sua qualità.
Se molti consumatori sono soliti spendere e investire nella creazione di impianti Hi-Fi di elevata qualità, è prima di tutto vero che bisogna concentrarsi in primo luogo sul file che si desidera ascoltare e le sue modalità di ascolto.
Partendo infatti dal web, ti sarai sicuramente reso conto di come in rete siano spesso caricati file in formato MP3. Ma dire MP3 non significa indicare allo stesso modo tutti i formati audio esistenti, poiché ne esistono diverse versioni:
- 96 kbps: uno dei peggiori in assoluto, poco utilizzato per il semplice fatto che produce una qualità dell’audio pessima e quasi del tutto inascoltabile.
- 128 kbps: probabilmente il formato più leggero e diffuso al mondo.
- 256 kbps: quello che si può definire un formato intermedio, ma non molto comune.
- 320 kbps: quest’ultimo è certamente il formato più realistico della categoria e uno dei migliori in assoluto.
Sempre restando in tema di formati, quello MP3, per quanto diffuso sul web, non è il solo: esistono infatti i formati AAC, FLAC, WAV, AIFF, WAW e molti altri ancora. Tutti questi hanno una qualità decisamente superiore e per questo sono utilizzati in fase di registrazione di singoli e album dei migliori brani musicali.
Eppure, lo sviluppo della connessione internet a banda larga – che sta passando dal 4G al 5G – sta rendendo possibile accedere a quei servizi – spesso a pagamento – di musica ad alta qualità basata proprio su questi formati. Questo permette di sganciarsi dai supporti fisici (CD, Pen Drive, ecc.) che ovviamente nella maggior parte dei casi richiedono lettori compatibili.
Formati audio compressi e non compressi
Fermo restando che ognuno vorrebbe ascoltare musica di alta qualità, spesso i files audio possono trovarsi sotto forma di files compressi o non compressi. La compressione o meno di un file audio viene utilizzata spesso per diminuire la dimensione del file stesso. Questo, ovviamente, potrebbe portare alla perdita o meno della qualità dell’audio originale. Ma con la tecnologia di oggi è sicuramente possibile comprimere un file audio senza perdere assolutamente la qualità iniziale, o almeno impercepibile dall’orecchio umano. Vediamo alcuni esempi:
Audio con formati non compressi:
- AIFF: Audio Interchange File Form (.aiff, .aif, .aifc).
- WAV: Waveform Audio File Format (.wav).
Formati audio compressi senza perdita di qualità:
- ALAC: Apple Lossless Audio Codec (.mp4, .m4a).
- FLAC: Free Lossless Audio Codec (.flac).
Formati audio compressi con perdita di qualità:
- AAC: Advanced Audio Coding (.aac, .mp4, .m4a).
- MP3: MPEG-1 or MPEG-2 Audio Layer III (.mp3).
Ma tutto ciò che avviene con i file audio può avvenire ad esempio con le immagini. Se prendi un’immagine originale scattata in alta risoluzione e la vai a salvare in un formato compresso, perderai sicuramente la qualità iniziale.
Musica ad alta qualità: gli strumenti giusti
Fatto riferimento ai formati disponibili, è bene puntare adesso l’attenzione sulle modalità di ascolto. Ascoltare musica in casa potrebbe coinvolgere l’uso di un computer o di sistemi Hi-Fi – siano essi composti di casse attive o incorporate nel monitor.
Ma anche gli smartphone di ultima generazione (Xiaomi, Samsung, Huawei e Apple su tutti) sono in grado di riprodurre musica ad altissima risoluzione.
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In tal caso, il consiglio è quello di investire in una buona scheda audio. Nel caso in cui invece si sfruttino spesso dispositivi mobili, è comune puntare su cuffie wireless o con filo, per meglio assaporare lo streaming o i file di alta qualità. In questo senso si consiglia di dare uno sguardo a opinioni e prezzi sulle cuffie AKG per scoprire come il mondo dell’audio sia fatto di elementi vari, tra i quali l’esclusione del rumore esterno e l’isolamento anche in movimento.
Talvolta, la qualità del suono passa, infatti, anche per il design della periferica utilizzata o per l’autonomia della cuffia (nel caso di cuffie wireless). Sono questi i parametri cui prestare attenzione quando ci si avvicina all’ascolto di musica ad alta qualità. Unire sapientemente il supporto adatto al giusto formato, infatti, aiuterà l’orecchio a non stancarsi, come accade di frequente quando si cerca di isolare il brano che si sta ascoltando dai fastidiosi rumori di fondo o esterni.
Ancora, ascoltando file troppo leggeri, la qualità ne risulta compromessa al punto che il cervello percepisce meno informazioni sonore, stressandosi più velocemente per adeguarsi al livello qualitativo del file audio.
Proprio per questi motivi, se decidi di ascoltare musica di alta qualità – magari anche dopo aver pagato un abbonamento – ma utilizzi cuffie di qualità scadente, non risolverai assolutamente nulla.
Musica ad alta qualità: perché ascoltarla
Emerge dunque sin da subito un altro dei vantaggi dell’ascolto di musica di alta qualità.
Se, certamente, i principali canali streaming offrono tali prodotti al costo di un abbonamento mensile, talvolta la spesa può essere anche presa in considerazione. Ciò se si desidera non affaticarsi quando si compie un’attività puramente piacevole quale dovrebbe essere quella di ascoltare la musica. Tra i migliori servizi che offrono musica in streaming di alta qualità troviamo sicuramente:
Come avviene per i video, la musica in alta risoluzione consente un maggior dettaglio e una migliore dinamica che permette di percepire tutte le più piccole sfumature. Tutto ciò contribuisce a rendere molto più realistica la musica riprodotta, eliminando quasi totalmente qualsiasi rumore e distorsione di fondo.
Senza contare che esistono anche ascoltatori professionali che, per ragioni di lavoro e interesse o per intensa passione, possono e devono godere dei giusti strumenti, formati e canali per meglio assaporare la qualità dei brani registrati o in ascolto.
Quale formato è il migliore?
Ora che siamo giunti alla fine, sicuramente vorrai sapere quale formato audio scegliere per ascoltare musica di alta qualità. Diciamo che il tutto dipende dalla qualità del suono che ti interessa ascoltare e dal dispositivo che intendi utilizzare.
Fino a qualche anno fa il formato MP3 era il più popolare e utilizzato per aggirare tutte le limitazioni riguardanti lo spazio di archiviazione dei dispositivi a discapito della qualità dell’audio. Oggi invece che tutti gli smartphone, i pc, i tablet, i DAP (Digital Audio Player) e qualsiasi altro dispositivo in grado di riprodurre audio hanno molto più spazio di archiviazione, la tendenza è quella di ascoltare musica della miglior qualità possibile.
Sicuramente i formati che garantiscono un ottimo equilibrio tra qualità del suono e livello di compressione sono FLAC e ALAC. Quindi due formati audio compressi senza una perdita eccessiva della qualità originale e che non occupano un grande spazio a livello di archiviazione.
L’unica cosa fondamentale da tenere in considerazione in questi casi, a prescindere dal formato scelto, è che il dispositivo utilizzato sia compatibile con il formato scelto.
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